Avvertenza: 
    Il testo coordinato qui pubblicato e' stato redatto dal Ministero
della giustizia ai sensi dell'art. 11, comma 1, del testo unico delle
disposizioni sulla promulgazione  delle  leggi,  sull'emanazione  dei
decreti  del  Presidente  della  Repubblica  e  sulle   pubblicazioni
ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28 dicembre
1985, n. 1092, nonche' dell'art. 10, commi 2 e 3, del medesimo  testo
unico, al solo fine di facilitare la lettura sia  delle  disposizioni
del decreto-legge, integrate con le modifiche apportate  dalla  legge
di conversione, che di quelle modificate o  richiamate  nel  decreto,
trascritte nelle note. Restano  invariati  il  valore  e  l'efficacia
degli atti legislativi qui riportati. 
    Le modifiche apportate dalla legge di conversione  sono  stampate
con caratteri corsivi. 
    Tali modifiche sul video sono riportate tra i segni ((...)) 
    A norma dell'art. 15, comma 5, della legge 23 agosto 1988, n. 400
(Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della  Presidenza
del Consiglio dei Ministri), le modifiche apportate  dalla  legge  di
conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della  sua
pubblicazione. 
 
                               Art. 1 
 
  Comitato interministeriale per la revisione della spesa pubblica 
 
  1. Al fine di coordinare l'azione del Governo e le politiche  volte
all'analisi e al riordino  della  spesa  pubblica,  e'  istituito  un
Comitato interministeriale, presieduto dal Presidente  del  Consiglio
dei Ministri e composto dal Ministro delegato  per  il  programma  di
Governo,  dal  Ministro  per  la  pubblica   amministrazione   e   la
semplificazione e dal Ministro dell'economia e delle finanze  o  vice
Ministro da lui delegato e dal Sottosegretario  alla  Presidenza  del
Consiglio con funzioni di Segretario del Consiglio dei  Ministri.  Il
Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  con  proprio  decreto  puo'
modificare la composizione del  Comitato,  ((sentite  le  Commissioni
parlamentari competenti)). Il Comitato svolge attivita' di  indirizzo
e di coordinamento, in  particolare,  in  materia  di  revisione  dei
programmi di spesa e dei trasferimenti a  imprese,  razionalizzazione
delle  attivita'  e  dei  servizi  offerti,  ridimensionamento  delle
strutture, riduzione delle spese per  acquisto  di  beni  e  servizi,
ottimizzazione  dell'uso  degli  immobili  e  nelle   altre   materie
individuate dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 3 maggio 2012. 
  ((1-bis. Ai fini dell'attuazione dell'articolo 01 del decreto-legge
13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14
settembre 2011, n. 148, il Governo, sulla  base  della  proposta  del
Comitato di cui al comma  1,  presenta  al  Parlamento  entro  il  30
settembre 2012 un  programma  per  la  riorganizzazione  della  spesa
pubblica coerente con la legge 4 marzo 2009, n. 15,  nel  quale  sono
specificati i singoli interventi e le misure adottati  o  in  via  di
adozione per il conseguimento  degli  obiettivi  di  riduzione  della
spesa  pubblica,  nonche'  forme  di  monitoraggio  sullo  stato   di
attuazione degli stessi al fine di valutarne la  relativa  efficacia.
Il programma individua, anche attraverso la sistematica  comparazione
di costi e  risultati  a  livello  nazionale  ed  europeo,  eventuali
criticita' nella produzione ed erogazione dei servizi pubblici, anche
al  fine  di  evitare  possibili   duplicazioni   di   strutture   ed
implementare le possibili strategie di  miglioramento  dei  risultati
ottenibili con  le  risorse  stanziate.  Al  programma  e'  associata
l'indicazione dei risparmi di spesa per ogni  singolo  intervento  di
riorganizzazione della spesa pubblica. 
  1-ter. Nell'ambito della risoluzione parlamentare approvativa della
Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza  2012,  sono
indicati i disegni di legge collegati alla manovra finanziaria per il
triennio 2013-2015, mediante  i  quali  attuare  le  riorganizzazioni
della spesa pubblica di cui al comma 1-bis. 
  1-quater. Entro venti giorni dalla data di entrata in vigore  della
legge di conversione del presente decreto,  il  Comitato  provvede  a
definire le modalita' di predisposizione  del  programma  di  cui  al
comma 1-bis e della relativa  attuazione  e,  per  il  tramite  della
Presidenza del  Consiglio  dei  ministri,  ne  da'  comunicazione  al
Parlamento, al fine dell'espressione del parere, entro trenta  giorni
dalla  trasmissione,  da   parte   delle   Commissioni   parlamentari
competenti per i profili finanziari. 
  1-quinquies. Ai fini dell'esercizio delle attivita' di cui al comma
1-bis,  nonche'  per  garantire  l'uso   efficiente   delle   risorse
pubbliche, il Governo, avvalendosi del Dipartimento della  Ragioneria
generale dello Stato e con la collaborazione del Commissario  di  cui
all'articolo 2, a decorrere dalla data di  entrata  in  vigore  della
legge di conversione del presente decreto da' inizio ad un  ciclo  di
razionalizzazione della spesa pubblica mirata  alla  definizione  dei
costi standard dei programmi di spesa delle amministrazioni  centrali
dello Stato. Per le  amministrazioni  periferiche  dello  Stato  sono
proposte specifiche metodologie per quantificare  i  relativi  costi,
anche ai fini di  una  piu'  efficiente  allocazione  delle  relative
risorse nell'ambito della loro  complessiva  dotazione  di  bilancio,
tale  da  renderle  effettivamente  utilizzabili   da   parte   delle
amministrazioni medesime.)) 
 
          Riferimenti normativi 
 
              - Si riporta il testo dell'art. 01 del decreto-legge 13
          agosto 2011, n. 138, recante «Ulteriori misure urgenti  per
          la  stabilizzazione  finanziaria  e   per   lo   sviluppo»,
          convertito, con modificazioni,  dalla  legge  14  settembre
          2011, n. 148: 
              «Art. 01 (Revisione integrale della spesa pubblica).  -
          1. Dato l'obiettivo di razionalizzazione della spesa  e  di
          superamento del criterio della spesa storica,  il  Ministro
          dell'economia e delle  finanze,  d'intesa  con  i  Ministri
          interessati, presenta al Parlamento entro  il  30  novembre
          2011 un  programma  per  la  riorganizzazione  della  spesa
          pubblica. Il programma prevede in particolare, in  coerenza
          con la legge 4  marzo  2009,  n.  15,  le  linee-guida  per
          l'integrazione  operativa   delle   agenzie   fiscali,   la
          razionalizzazione  di  tutte   le   strutture   periferiche
          dell'amministrazione dello  Stato  e  la  loro  tendenziale
          concentrazione   in   un   ufficio   unitario   a   livello
          provinciale, il coordinamento delle attivita'  delle  forze
          dell'ordine, ai sensi della legge 1° aprile 1981,  n.  121,
          l'accorpamento degli enti  della  previdenza  pubblica,  la
          razionalizzazione dell'organizzazione  giudiziaria  civile,
          penale, amministrativa, militare e tributaria  a  rete,  la
          riorganizzazione della rete  consolare  e  diplomatica.  Il
          programma,  comunque,  individua,   anche   attraverso   la
          sistematica comparazione di costi  e  risultati  a  livello
          nazionale ed europeo, eventuali criticita' nella produzione
          ed erogazione  dei  servizi  pubblici,  anche  al  fine  di
          evitare possibili duplicazioni di strutture ed implementare
          le  possibili  strategie  di  miglioramento  dei  risultati
          ottenibili con le risorse stanziate. 
              2.   Nell'ambito   della    risoluzione    parlamentare
          approvativa del Documento di  economia  e  finanza  2012  o
          della relativa  Nota  di  aggiornamento,  sono  indicati  i
          disegni di legge collegati alla manovra finanziaria per  il
          triennio 2013-2015,  mediante  i  quali  il  Governo  viene
          delegato ad attuare le riorganizzazioni di cui al comma 1. 
              3. Entro venti giorni dalla data di entrata  in  vigore
          della  legge  di  conversione  del  presente  decreto,   il
          Ministro dell'economia e delle finanze provvede a  definire
          le modalita' della predisposizione del programma di cui  al
          comma 1 e della relativa attuazione. 
              4. Ai fini dell'esercizio delle  attivita'  di  cui  al
          comma 1,  nonche'  per  garantire  l'uso  efficiente  delle
          risorse, il  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  -
          Dipartimento  della  Ragioneria  generale  dello  Stato,  a
          partire  dall'anno   2012,   d'intesa   con   i   Ministeri
          interessati, da' inizio ad un ciclo  di  "spending  review"
          mirata alla definizione dei costi standard dei programmi di
          spesa  delle  amministrazioni  centrali  dello  Stato.   In
          particolare, per le amministrazioni periferiche dello Stato
          sono proposte specifiche  metodologie  per  quantificare  i
          relativi costi,  anche  ai  fini  della  allocazione  delle
          risorse nell'ambito della loro complessiva dotazione». 
              - La legge 4 marzo 2009,  n.  15,  recante  «Delega  al
          Governo finalizzata all'ottimizzazione della  produttivita'
          del lavoro pubblico e alla efficienza e  trasparenza  delle
          pubbliche amministrazioni nonche' disposizioni  integrative
          delle   funzioni   attribuite   al   Consiglio    nazionale
          dell'economia e del lavoro  e  alla  Corte  dei  conti»  e'
          pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 5 marzo 2009, n. 53.